Antonietta Ghisleni è la simpatica compagna di Renato Cimadoro, fotografo della Tritium, nonché mamma di Fabrizio Cimadoro, attaccante biancoazzurro classe ’95, cresciuto nel Settore Giovanile abduano e da quest’anno in forza in prima squadra. E’ lei la Lady Tritium di questa nuova puntata.

Antonietta, da quanto tempo siete insieme tu e Renato?
"Dal lontano 1990: stavo facevo l’autostop - ai tempi era un'abitudine molto diffusa - con una mia amica fuori da un locale e si fermò Renato, nonostante avesse già cinque persone sull'auto. Ci diede un passaggio a casa. Dopo qualche settimana ci siamo rivisti e abbiamo iniziato ad uscire".

Prima di conoscere il tuo compagno, seguivi già il calcio?
"Assolutamente no, anche se a casa dei miei il calcio era argomento familiare: mio papà aveva miltato nella squadra del paese e anche mio fratello giocava a calcio". 

Hai il figlio che gioca nella Tritium ed il compagno fotografo della squadra: ti diverti a seguirli alle partite la domenica?
"Certo, ho sempre seguito Fabrizio sul campo da calcio ed ora, essendoci anche Renato che fotografa, non posso stare a casa. Mi diverto a tifare Fabrizio e tutta la Tritium e a “circolare”, non poco, in tribuna".

Oltre a prenderti cura della famiglia, ti occupi anche di qualcos’altro?
"Sono impiegata in un’impresa edile a Bergamo".

Fabrizio studia ancora, giusto?
"Frequenta il quinto anno dell’Istituto per Periti Chimici "Giulio Natta" di Bergamo".

Domenica ha siglato la sua prima doppietta in Promozione: cos’hai provato?
"Ero contenta per lui: se lo meritava. L’impegno e la costanza lo hanno premiato. Mi sono emozionata soprattutto a fine partita quando mi ha baciata".

Come gestisce gli impegni Renato tra famiglia, lavoro e hobby?
"Renato è operaio metalmeccanico e lavora a turni, quindi ha sempre del tempo libero per stare con Fabrizio e per coltivare il suo hobby per la fotografia".

Com’è come padre?
"Proprio perché è turnista Renato è sempre stato molto presente con Fabrizio ed i suoi impegni: appena può lo accompagna, sia che si tratti dell’allenamento o semplicemente per andare a vedere un film al cinema. Tra noi due dovrebbe essere quello con più polso, ma alla fine anche lui cede e concede tutto al figlio".

Riuscite ogni tanto a ritagliarvi uno spazio per voi?
"Lavorando entrambi ci si ritrova la sera e soprattutto alla domenica, proprio perché anch’io li accompagno alle partite.Quando finirà il campionato ci rifaremo e avremo più tempo".

Siete gelosi l’uno dell’altro?
"Direi di no: dopo tanti anni ci conosciamo abbastanza bene".

Qual è il regalo più bello ricevuto da Renato?
"Premesso che a Renato piace più ricevere regali che farne e, come dice lui, il regalo più bello è la sua compagnia - è modesto – (ride, ndr), siamo soliti recarci insieme a regalarci le utilità che ci servono; non c’è più l’effetto sorpresa".

E da tuo figlio?
"Arriva sempre con un piccolo pensiero e già questo mi basta per essere contenta. Ricordo qualche anno fa, senza dir nulla a nessuno, spese tutta la sua “mancia” per regalarmi delle scarpe: aveva un’espressione talmente soddisfatta che già mi bastava quella".    

I loro pregi e i loro difetti.
"Parto da Renato: il pregio è quello di dire sempre ciò che pensa; non ha proprio peli sulla lingua. Difetti? Più di uno (ride, ndr): l’ultima parola è sempre e comunque la sua ed alla fine, esausta, gli concedo la ragione. Fabrizio ha due pregi: la costanza e l'impegno e, quando vuole ottenere qualcosa, in tutti gli ambiti, si prefissa un traguardo e non molla mai. Un difetto? E' disordinato come la mamma".

Per concludere, vuoi lasciare un augurio particolare ai “tuoi due uomini”?
"A mio figlio auguro di continuare a giocare, divertirsi ed emozionarsi con il pallone; a Renato di continuare a far parte della passione di suo figlio! Per finire faccio i complimenti a voi di TuttoTritium.com per il lavoro che svolgete quotidianamente".

Grazie Antonietta per la disponibilità e simpatia, in bocca al lupo per tutto!
"Crepi il lupo e grazie a voi. Sempre forza Tritium!".

Sezione: LADY TRITIUM GIANA / Data: Gio 10 aprile 2014 alle 14:00
Autore: Rossana Stucchi
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