Gianmarco Zigoni costituisce senza ombra di dubbio il fiore all'occhiello dell'Avellino. Arrivato in prestito secco dal Milan, il figlio del grande Gianfranco Zigoni (uno dei piu' talentuosi attaccanti italiani degli anni settanta), molto schivo e riservato, ha avuto qualche problema di inserimento immediato in una realtà forse un pò troppo distante da quella in cui è cresciuto calcisticamente. Il giovane attaccante, per la prima volta al sud, ha lasciato inizialmente a desiderare, tanto è vero che nella prima parte del campionato gli veniva preferito l'ex interista Thiam. Ma Bucaro sapeva che di uno Zigoni (forse l'unica prima punta di ruolo nella rosa dell'Avellino) non poteva continuare a fare a meno per molto tempo, ed ha ricominciato ad affidarsi alle prestazioni di Gianmarco; che, affrancatosi da certe titubanze ed incertezze nei movimenti e nella "presenza" in campo, specie negli ultimi 15 metri,  ha cominciato a carburare ed a far sentire il suo peso fisico e tecnico. Così, oltre alla continuità di rendimento, sono venuti anche i gol, specie in questa prima parte del girone di ritorno: quattro gare, tre reti (tutte di testa) per il figlio d'arte. Ieri, al termine dell'allenamento lo abbiamo ascoltato: "Domenica ho provato una grandissima emozione. Sapete non mi era mai capitato di realizzare una doppietta a livello professionistico. Ho segnato entrambi i gol di testa, ma trovo che sia un puro caso, perchè io me la cavo abbastanza bene anche con i piedi, e sono abituato piu' a realizzare reti con palla a terra". Ricordiamo a Gianmarco che nel primo mese che era ad Avellino, in una delle sue prime dichiarazioni pubbliche, ci confessò che il suo sogno più grande era quello di tornare al Milan, per essere inserito in pianta stabile nella rosa del grande club rossonero. Logicamente la realizzazione di questo sogno passava e passa necessariamente per una grande stagione con i Lupi. Intanto, però, la sua prima parte di stagione non è stata all'altezza delle sue stesse speranze: "Sì inizialmente ho fatto un po' di fatica ad inserirmi. Ora penso che tutto stia andando per il meglio. Mi sento bene e spero di fare sempre meglio. Anche se, per il momento, desidero arrivare in doppia cifra. Poi, magari penserò ad altro, Certo quel sogno nel cassetto non lo dimentico. Chi non sognerebbe il Milan? " Intanto, domenica l'Avellino va a Sorrento, una gara molto difficile. "Sì, io direi che il derby in costiera è una tappa fondamentale. Se dovessimo vincere contro il Sorrento, ci metteremmo ad un solo punto dai Costieri e potremmo veramente inseguire il sogno play off. Anche se io sarei un pò cauto e prima penserei ad accumulare i 40 punti che ci garantirebbero la salvezza matematica". Un collega gli parla della sua grande intesa con Herrera. "Sì con Eric ci troviamo bene, c'è una certa intesa, perchè con lui ci conosciamo sin dai tempi delle giovanili del Treviso, anche se io ero nella primavera e lui negli allievi. Comunque lui calcia le punizioni molto bene. Quel tipo di cross tagliati sono l'ideale per i miei colpi di testa".

Sezione: Le Interviste / Data: Ven 03 febbraio 2012 alle 17:00 / Fonte: www.tuttoavellino.it
Autore: Mattia Vavassori
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