Allo stadio Sinigaglia di Como abbiamo incontrato Simone Boldini. L’ex allenatore della Tritium ci ha rilasciato questa intervista esclusiva, nella quale si è tolto parecchi sassolini che aveva ancora nelle scarpe da quel venerdì 27 aprile dell’anno scorso quando fu esonerato, a sorpresa, a due giornate dalla fine del campionato.

Mister, partiamo da quel famoso venerdì…
“L’esonero è stato un fulmine a ciel sereno, inutile nasconderlo. Avevamo perso a Taranto, dove però avevano perso quasi tutti e pareggiato con il Sorrento. Serviva un punto per salvarsi, da fare in due partite, e sono sicuro che l’avremmo fatto anche con me in panchina. Inoltre, qualche settimana prima, avevo avuto un colloquio col presidente e avevamo deciso di andare avanti insieme fino alla fine del campionato. Poi, quel venerdì, il presidente venne a vedere l’allenamento, cosa che non aveva mai fatto prima e alla sera mi comunicò l’esonero”.

Quale motivazione le diede?
“Disse che non vedeva la giusta tensione nella squadra alla vigilia di una partita decisiva (a Pavia ndr) e che era necessario cambiare la guida tecnica”.

Qual è il suo bilancio personale a Trezzo?
“Direi ottimo, ma ottimo è stato anche quello della Tritium con il sottoscritto in panchina. Abbiamo fatto 36 punti in Prima Divisione, andando a vincere contro squadre blasonate e su campi importanti. A giudicare dalla stagione che la squadra biancoazzurra sta facendo quest’anno, si può ben dire che ero io il valore aggiunto della Tritium”.

Però mister, questa squadra è più debole della sua. Non ci sono più Dionisi, Malgrati, Daldosso, Suagher, Possenti, Sinato etc…
“Non sono d’accordo, anzi a inizio stagione ho sentito dire da più parti che la Tritium si era rinforzata. Dei giocatori che ha citato, ritengo solo Malgrati l’unico all’altezza della categoria, l’uomo che davvero manca a questa squadra. Con lui e Teso, la Tritium avrebbe avuto quest’anno una fortissima coppia centrale. La società doveva tenerlo a tutti i costi”.

E capitan Dionisi? Con lui la Tritium non prendeva goleade come quelle di quest’anno con Cremonese, San Marino o Como.
“Ma il merito era dell’allenatore che sapeva impostare la difesa e tutta la fase difensiva, non certo di Dionisi. Con me in panchina, solo alla prima giornata abbiamo perso 4-0, poi non si è più ripetuta una batosta del genere”.

Ma come mai nel girone di ritorno anche la sua Tritium è crollata?
“Oltre ai problemi che avevo con il gruppo storico della squadra, ci è mancato Martinelli per infortunio, un giocatore che ritenevo fondamentale, al pari di Teso e Malgrati. Lo stesso Malgrati ha preso tre giornate di squalifica, infine è mancata un pò di fortuna che avevamo avuto all’andata”.

La fortuna che la Tritium di quest’anno non ha mai avuto. Inoltre con lei Enrico Bortolotto ha risolto diverse partite, cosa che quest’anno non riesce a fare…
“Ma Enrico è sempre uno dei migliori di questa squadra e anche con il Como si è visto. Mi dispiace vedere la Tritium così in basso in classifica, ma in fondo la C2 è la sua categoria. La scorsa stagione abbiamo fatto qualcosa di eccezionale, ma il merito dell’allenatore non è stato riconosciuto da nessuno a Trezzo. Neanche da voi giornalisti”.

Sezione: Le Nostre Esclusive / Data: Mer 23 gennaio 2013 alle 07:00
Autore: Stefano Spinelli
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