Al fischio finale di Lecce-Carpi, terminata 1-1, i tifosi giallorossi - inferociti per la mancata promozione in B - hanno dato vita ad un'invasione di campo che ha deteriorato l'immagine di una stagione già di per sé negativa e che si è chiusa nel peggiore dei modi: con la violenza. Generalizzare sarebbe di cattivo gusto, ma la realtà è che la gente che si è resa protagonista di questi atti vandalici non ha nulla a che vedere con il significato della parola sport. A volte bisogna anche saper perdere. Una, due, tre volte. Ma con la passione e la dignità che deve contraddistinguere un tifoso che dovrebbe conoscere i propri limiti. Chiudere lo stadio, come si fa in molti casi, sarebbe un altro errore grossolano. Perché sarebbe doppiamente irrispettoso nei confronti delle persone, tante rispetto a quelle che si sono macchiate di queste azioni nel pomeriggio, che hanno mostrato il loro disappunto con civiltà e che hanno abbandonato il Via Del Mare, rischiando anche di rimetterci la pelle nell'infuriata generale avvenuta fuori dallo stadio che ha causato feriti ed un auto della polizia in fiamme. Raccapricciante la scena di un gruppo di tifosi che se la prendeva con un solo steward, solo e malmenato di fronte alla pazzia di queste persone per non molti euro ed una semplice passione per un lavoro dal quale si può semplicemente arrotondare. Eppure in suo aiuto, c'era il niente più assoluto. Dov'erano le forze dell'ordine, poi richiamate da Brindisi? Ma soprattutto dove si è nascosto il significato di sport? E per il bene della gente pulita, dei bambini che magari oggi vedevano una partita per la prima volta allo stadio, questa gente non dovrebbe mai mettere più piede in un campo da calcio: ciò che è accaduto in Puglia è solo un incitamento ad allontanare gente dagli stadi. E ci chiediamo ancora perché si svuotano sempre di più? Impariamo la cultura della sconfitta, poi -magari- si potrà tornare sull'argomento.

Sezione: Prima Div. / Data: Lun 17 giugno 2013 alle 11:00 / Fonte: Articolo di Marco Fornaro per pianetab.globalist.it
Autore: Mattia Vavassori
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